Integrazione vs Decentramento: un nuovo percorso per il Mobile Banking

Introduzione

Il Mobile Banking è prassi comune per qualsiasi cittadino nell’era dei pagamenti digitali tramite smartphone; una realtà consolidata in Italia per utilizzo effettivo dei clienti e varietà dei servizi a disposizione.

Secondo ABI Lab*, in Italia abbiamo venticinque milioni utenti per smartphone e 3,6 milioni di utenti per tablet, in riferimento al sistema del Digital Banking. Solo 2,5 milioni utilizzano servizi riguardanti il Mobile Banking.

Le attività in risalto per l’utilizzo dei dispositivi mobili in funzione di servizi bancari sono:

-saldo e movimenti del conto corrente, circa 83%

-ricariche telefoniche(55%) e bonifici(40%)

-servizi di geolocalizzazione per trovare Bancomat(45%) e filiali(41%)

Il dispositivo più utilizzato per eseguire transazioni resta comunque il PC a discapito dei servizi mobile.

Circa il 90% delle banche offre servizi di Mobile Banking disponendo di una standardizzazione del design dell’applicazione da utilizzare, concordando su user experience e facilità d’uso per garantire un’accessibilità elevata e robustezza dei sistemi informatici per una sicurezza granitica dei dati. Le applicazioni presentano diverse funzionalità, tra cui servizi di compravendita di asset finanziari, offerte dedicati dal 24% delle banche rispondenti, servizi di pagamento diretti tra persone(P2P) e mobile POS, offerto dal 16% delle banche. Mediamente ogni banca offre tre app al cliente, puntando ad una diversificazione dell’esperienza frammentando le funzionalità, un app specifica per il trading ad esempio.

Il Mobile Banking è un percorso avviato, non semplice da portare a destinazione; data l’importanza della diffusione delle applicazioni, l’utilizzo è pur sempre minoritario rispetto alle premesse di partenza. Il decentramento dei servizi è macchinoso e oneroso in termini di tempo e soggetto a diversi errori nel doversi ogni volta loggarsi presso il servizio specifico per fruire di una determinata operazione.

L’obiettivo di Dale è ricercare le soluzioni tecnologiche ottimali per definire al meglio l’esperienza dei Digital Payments, in questo caso, lo scopo è elaborare una strategia di semplificazione dei pagamenti che possa superare il decentramento di una moltitudine di applicazioni periferiche non convergenti tra loro, favorendo un’integrazione dei servizi in unico aggregatore che sia un contenitore di pagamenti omogeneo per i conti a disposizione e i servizi abilitati, migliorandone l’esperienza.

Integrazione dei servizi

Il processo d’integrazione dei servizi di pagamento ha come obiettivo la ridefinizione degli standard del Mobile-payment limitando la frammentazione delle attività relegate ad una moltitudine di applicazioni scarsamente utilizzate. Il tema preponderante è raccogliere in un’unica piattaforma tutti i dati dei conti correnti o delle carte prepagate associate ad un utente, eliminando dispersione e confusione, offrendo il totale degli strumenti di pagamento appartenenti al soggetto in questione. La ridefinizione del paradigma presenta due pilastri portanti: la centralità dell’Open Innovation e le esigenze dell’utente.

Il paradigma dell’Open Innovation si basa sulla condivisione di dati e informazioni tra diversi attori coinvolti con l’obiettivo finale di sviluppare servizi sempre più efficienti, semplici ed innovativi da utilizzare; il perimetro dei servizi Open riguarda l’area dei pagamenti e le tecnologie abilitanti, quali credito, investimenti, servizi finanziari sperimentando logiche di cross-industry. L’Open Data è un passo importante per un’economia aperta, dove la collaborazione tra player differenti può generare valore per l’intero ecosistema.

Nel caso di un aggregatore di conti, la condivisione di dati eterogenei appartenenti a sistemi bancari e conti differenti è fondamentale per un sistema tecnologico che intende centralizzare le opportunità di scelta dei conti; pertanto è necessario avere strutture informatiche solide per il trattamento e la sicurezza dell’integrazione del dato rispettando gli standard previsti dalla direttiva europea PSD2.

Dal punto di vista tecnologico, un aggregatore funziona tramite API, chiavi di sistema univoche che consentono a servizi eterogenei d’interagire tra loro. In questo modo, non è più necessario aprire singole applicazioni per accedere ai servizi banking del proprio istituto perché tutto è gestito, regolato e ottimizzato da un’unica piattaforma.

 La logica dell’integrazione dei servizi è rintracciabile nel modello Payment Aggregator, piattaforme di raggruppamento di conti correnti già disponibili presso determinati istituti bancari. Un aggregatore di conti correnti è un servizio digitale, disponibile tramite applicazione, che consente di avere sotto controllo le informazioni sui conti correnti e sulle carte possedute in un unico accesso. 

I sistemi PA superano il decentramento delle applicazioni aggregando servizi periferici all’interno di un centro condiviso, abilitante delle attività di pagamento. Attraverso tale strumento è possibile utilizzare:

-carte di credito e di debito

-addebiti e bonifici bancari

-addebiti bancari ricorrenti

-pagamenti differiti

-voucher

In Italia, PagoPA è un progetto nazionale di e-payment che comporta un sistema di aggregazione dei servizi di pagamento utile per semplificare le transazioni verso la Pubblica Amministrazione. Una piattaforma online che consente al consumatore di scegliere secondo le proprie abitudini finanziarie come pagare tributi, imposte o rette verso la pubblica amministrazione.

Il sistema di raggruppamento dei conti anticipa le richieste di un’esperienza sicura, soddisfacente e soprattutto semplice per l’utente che paga; la comodità della centralità delle scelte elimina la necessità di frammentazione delle carte da scegliere per pagare, riducendo gli step d’utilizzo della tecnologia, rendendo il tutto selezionabile mediante un singolo contenitore. Il compito dell’aggregatore è riscrivere le regole del gioco in tema di pagamenti digitali per anticipare le esigenze dei clienti; l’obiettivo è rappresentato dall’abilitare una velocità di risposta, qualità tecnologica e sicurezza del dato per garantire una customer experience efficace per un servizio integrato e personalizzabile.

Un sistema centralizzato di pagamenti propone una visione completa e aggiornata degli strumenti finanziari abilitando i pagamenti in maniera sicura e veloce. Un potenziale tecnologico da esplorare per aprire scenari d’innovazione per il settore dei pagamenti digitali.

Fonte:*ABI Lab, Si consolida l’utilizzo del digital Banking nel 2019 e nei primi tre mesi del 2020

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