Il “venerdì nero” dei pagamenti digitali: come prevenire ulteriori blackout

Introduzione

La mattinata di venerdì 15 aprile è stata abbastanza tortuosa per coloro che hanno tentato di effettuare una transazione, avviare un pagamento o semplicemente acquistare un prodotto mediante servizi in digitale.

I media nazionali concordano nel constatare  “enormi disagi oggi in molte zone del paese a causa del black out che ha colpito bancomat, carte di credito e Pos. Per i consumatori è stato impossibile effettuare pagamenti elettronici e prelevare agli sportelli, proprio nel momento delle partenze e dei maggiori acquisti legati alla festività di Pasqua- ha affermato il Codacons in una nota, sottolineando che si tratta di un disservizio che ha causato degli inconvenienti agli utenti.”(fonte: Blackout Bancomat e Pos Nexi, che cosa sappiamo, corriere.it).

Nello specifico, il problema riguarda i circuiti di pagamento gestiti da una Paytech leader di mercato per Banche, aziende ed istituzioni, in sovraccarico, probabilmente, in riferimento al numero ampio di transazioni effettuate in una giornata di partenza per le festività pasquali.

I clienti di vari Istituti di credito non sono riusciti per oltre trenta minuti a usare bancomat per pagamenti tramite Pos sia per negozi piccoli sia nella grande distribuzione. Nessun problema per chi si è rivolto agli sportelli della propria banca per prelevare contanti.

Ciò ha generato grande confusione e preoccupazione con persone che non riuscivano ad effettuare pagamenti per la spesa. Il blocco, pur temporaneo, ha creato grossi problemi per una nazione che si avvia, lentamente, ad abbandonare il contante per i pagamenti in digitale.

Ivano Gabrielli, il direttore della polizia postale, in merito al “blocco dei pagamenti” ha spiegato di non avere evidenze in merito ad un attacco informatico. Sebbene la pista dell’hackeraggio informatico non può essere del tutto scartata, un’ipotesi probabile del blocco temporaneo delle transazioni digitali può condurre ad una mancanza di un Test del software periodico effettuato sulla rete dei pagamenti per valutarne eventuali defezioni e malfunzionamenti.

Il Testing come attività “predittiva”

La digitalizzazione rappresenta il fulcro della modernizzazione del Paese per congiunture economiche, tecnologiche e sociali in grado consolidare un’infrastruttura digitale per abilitare pagamenti ed altri servizi. La struttura tecnologica deve essere capace di sostenere una moltitudine di attività in digitale e considerare il “disservizio” come un rischio remoto da controllare e possibilmente ridurre; altrimenti si accetta di lasciare un treno ad alta velocità su una ferrovia instabile e arrugginita.

L’attività di Testing diventa fondamentale e propedeutica nel controllare in ottica “predittiva” il funzionamento dell’infrastruttura di rete, riducendo rischi, eliminando minacce e isolando casi di malfunzionamento connessi alla variante tecnologica.

Il settore dei pagamenti digitali presenta determinate sfide da affrontare in tema di Testing di micro servizi di mobile Banking in rapporto all’infrastruttura di rete:

– eseguire funzionalità multilivello, ovvero devono supportare numerose sessioni utente simultanee

– produrre transazioni sicure

– disporre di un sistema di archiviazione sicuro per gestire le informazioni riservate dell’utente.

Per garantire un’esperienza soddisfacente in base alle abitudini del cliente(utilizzo digitale di sistemi di pagamento) è fondamentale avviare un’attività di testing in grado di sostenere il funzionamento dell’intera catena tecnologica dei pagamenti.

Nella specificità del caso italiano, il Test del software è fondamentale nel validare gli scenari di riferimento della payment chain per consentire l’ottimizzazione del servizio e la sua piena affidabilità. Il test del carico, dimensionato su un trend costante di crescita e sui picchi d’incremento, come misura di prevenzione, riduce l’incidenza su eventuali blocchi di sistema.

In generale, il Test del carico è una tecnica di Testing utilizzata per esaminare il comportamento di un sistema soggetto a condizioni di carico.  Il “carico” evidenzia la capacità del sistema informatico nel sopportare un numero definito di dati semplici e aggregati, con una propensione crescente, che dovranno poi essere elaborati per un output definitivo. La catena dei pagamenti è fortemente sollecitata dall’aumento delle attività ambientali(in questo caso le spese per la Pasqua) in grado di esporla a un “crash” temporaneo; quindi un’attività di Test automation periodica, deputata nel riprodurre un numero di transazioni per “picchi” è sicuramente augurabile.

Una metodologia innovativa di Testing deve essere in grado di cogliere le sfide dell’innovazione tecnologica e fornire soluzioni per ottimizzare le attività digitali del Paese, riducendo al minimo “disservizi” e malfunzionamenti.

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